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Salva mare – L’Italia anticipa tutti nella lotta alla plastica

Salva mare - L'Italia anticipa tutti nella lotta alla plastica

Salva mare – L’Italia anticipa tutti nella lotta alla plastica

Salva Mare

Il ministro dell’ambiente Sergio Costa propone un disegno di legge per tutelare le nostre acque (e non solo).
Il DDL Salva Mare riprende il programma europeo (di cui vi avevamo già parlato in un precedente articolo) che andrà ad escludere gradualmente la plastica monouso.

Ma grazie al nostro ministro dell’ambiente, l’Italia parte in anticipo.

Lotta alla plastica per salvare il nostro mare

L’Italia è bagnata per 2 terzi dal Mediterraneo, che essendo un mare chiuso, con un ridotto ricambio idrico, soffre enormemente dell’inquinamento derivante dalla plastica.

Il DDL Salva mare, riguarderà tutti i prodotti in plastica usa e getta, quali stoviglie, cannucce, cotton fioc ecc.

il decreto salva mare bandirà i cotton fioc dal 2019

L’europa si stà già attrezzando riguardo al problema, gravissimo, dell’inquinamento dei mari dovuto ai rifiuti plastici. Il decreto Salva Mare anciciperà alcune scadenze imposte dal disegno europeo.

Ma il ministro non si ferma al disegno europeo: il DDL inoltre si propone di stabilire una collaborazione con i pescatori che parteciperanno alla raccolta di rifiuti pescati in mare, da consegnare ad apposite isole ecologiche organizzate nei porti.

i nostri pescatori collaboreranno al ddl salva mare

come Paese Italia ci siamo già portati avanti, ma ci vogliamo portare ancora avanti, perché è mia intenzione nei prossimi giorni depositare un disegno di legge governativo, che io vorrei chiamare “salva mare”, per proteggere il mare dalle plastiche. Quindi, non solo vietando, ovviamente nei tempi previsti dalla direttiva europea, l’uso di plastiche usa e getta, quindi vietarne il commercio e, di fatto, l’utilizzo, ma anche favorendo un percorso importante, ad esempio, con i pescatori, che sono una grande risorsa in un Paese per due terzi bagnato dall’acqua, affinché possano prendere i rifiuti che normalmente si trovano nelle loro reti in ragione addirittura del 50 per cento del pescato, e poterli condurre, per esempio, presso i porti e disporli nelle isole ecologiche che stiamo attrezzando.

Per maggiori informazioni, potete consultare il seguente resoconto:

https://documenti.camera.it/leg18/resoconti/assemblea/html/sed0060/stenografico.pdf

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